A distanza di due settimane dalla sua uscita, anche noi di KuboWeb abbiamo deciso di analizzare il tanto chiacchierato spot del Buondì, ma dal nostro punto di vista professionale.

Il 27 agosto scorso la Motta diffonde la sua nuova pubblicità dove, alla richiesta di una colazione “che possa coniugare la voglia di leggerezza e golosità” da parte di una bambina, la madre gliela nega sottolineando “possa un asteroide colpirmi se esiste”. Ciò che ha scatenato la reazione dell’intera penisola è l’epica e drammatica conclusione, che vede la mamma sotterrata dal corpo celeste piovuto dal cielo. L’episodio, che si chiudeva con la scritta “La pubblicità riprenderà il più presto possibile”, è stato seguito da altri 2 in uscita nei giorni successivi: nel secondo è il padre a fare la stessa fine di sua moglie e nell’ultimo il postino viene schiacciato da una merendina gigante che rende finalmente felice la piccola.

Lo stesso video è stato inserito anche nel profilo Youtube dell’azienda e, ad oggi, conta circa 2 milioni e 300 mila visualizzazioni (solo il primo episodio). È ben comprensibile come, in poco tempo, è riuscito a raggiungere la quasi totalità del pubblico televisivo e della community web. Complici della diffusione in larga scala sono stati anche i social network, i giornali, i blog e il polverone generale che si è allargato grazie al passaparola. Ogni piattaforma ha toccato l’argomento almeno una volta, riportandolo in maniera comica, scientifica, seria o polemica ed ha stimolato la creatività del popolo digitale che si è sbizzarrito con la produzione di contenuti tematici.

Ma è valido davvero lo slogan “nel bene o nel male, purché se ne parli”? Viviamo in un’epoca in cui la tanto bramata libertà dell’individuo è stata raggiunta solo in apparenza, ma abbiamo mantenuto tabù e inibizioni relative ad ogni argomento che possa risultare delicato. La Motta aveva già rotto gli schemi convenzionali con lo spot natalizio contro i vegani e, se si aggiunge la totale indifferenza nei confronti delle fiorenti sensibilità alimentari (olio di palma, zuccheri bianchi, bio, ecosostenibilità, …), si può arrivare a due conclusioni:

  • è una sorta di sfida contro se stessi, per verificare se con ironiche provocazioni si riesce a raggiungere anche le fasce più sensibili;
  • è diventato un marchio esigente che desidera sfoltire il proprio pubblico e mantenere solo i clienti più fedeli e aperti mentalmente.

A confermare le restrizioni societarie sono stati critici televisivi e associazioni di settore, che hanno scatenato la propria ira contro la ditta produttrice e gli autori della campagna pubblicitaria. Il responsabile della comunicazione Alberto Rastelli dichiara che era una necessità di uscire dai clichè ironizzando sulla famiglia perfetta divenuta simbolo indiscusso dei prodotti per la colazione. Sarà davvero così? O era solo un egoistico bisogno di protagonismo, nel vano tentativo di copiare la macabra, grottesca, spiritosa, nonché di successo, comunicazione delle pompe funebri Taffo? Di certo c’è che gli italiani di ogni età hanno sempre gradito il richiamo lugubre e, dopo generazioni cresciute con tristi e drammatici film Disney, indignarsi dinnanzi a ciò potrebbe risultare un gesto ipocrita. Diversamente, noi giovani adulti dovremmo ricrederci sulla nostra infanzia e vietare ai nostri figli la visione della maggior parte dei cartoni animati che abbiamo amato da piccoli (e che continuano ad emozionarci ancora oggi).

Adesso, tutti noi vorremmo sapere se questa strategia di marketing è andata a buon fine, ma, per tirare le somme, bisognerà attendere ancora un po’. Per ora gli unici dati certi sono i numeri che ci offre il web, tra cui i 67 mila seguaci della pagina Facebook Buondì Motta , che si sono sbizzarriti con i commenti: le iniziali critiche pesanti sono state seguite dalle gettonate richieste di un asteroide che colpisca la bambina, ringraziamenti per aver sdoganato uno strumento troppo serio, il desiderio di un’App che faccia scegliere chi eliminare con il prossimo asteroide e l’ammissione di acquisto da parte di “non clienti” persuasi dall’evento. Ad aumentare la propria reputazione online sono stati anche i creativi responsabili della saga dell’asteroide e l’agenzia Saatchi & Saatchi di cui fanno parte.

Un buon comunicatore ed una buona strategia di marketing stanno alla base del successo mediatico. La scelta dell’argomento da trattare, i termini adeguati, le tempistiche di divulgazione e un pizzico di intraprendenza possono rendere anche il più anonimo degli elementi un caso nazionale di grande importanza. Se vuoi aumentare la tua visibilità sul web, affidati a KuboWeb e studieremo insieme le strategie più adeguate che fanno al caso tuo. Se vorrai, elimineremo la tua concorrenza con pesanti corpi celesti o con la colazione dei tempi nostri: una enorme fetta di pane, olio e pomodoro!

 

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