Il tema è sempre lo stesso: l’ipotetica illegalità di Google Analytics 3 (o Universal Analytics) a seguito della sentenza del Garante per la protezione dei dati personali. Poco dopo l’ammonimento avvenuto il 23 giugno 2022, infatti, si è registrato un rapido aumento di richiesta cancellazione dati privati. E non solo.
Google Analytics è illegale in Italia?
Come vi abbiamo illustrato pochi giorni fa, è in atto un trambusto legato all’utilizzo di GA3 e l’evidente contrasto con le normative europee in tema di protezione privacy. Fino a prima della sentenza, in tanti non si erano mai posti il dubbio se Google, con il suo strumento di analisi traffico online, rispettasse quelle che sono le normative dettate dal Garante Europeo per la protezione dei dati personali. Ebbene, è venuto fuori che il colosso mondiale trasferisce alcune informazioni sensibili in USA, dove non è presente una legislazione comparabile alla nostra. Teniamo fede alla nostra promessa e stiamo monitorando la situazione, affinché a breve possiate avere più chiaro il da farsi, insieme a noi. Nell’attesa di aggiornamenti concreti, vediamo cosa sta succedendo oggi in Italia.
Paura per la tutela della propria privacy
Era facilmente prevedibile il diffondersi di panico generale e la crescita di richieste azzardate da parte di aziende o privati, che temono un possibile utilizzo illecito dei propri dati personali. Tra queste, però, bisogna scindere quelle concrete da quelle potenzialmente “pericolose”, come fake news o truffe. Va sottolineato che ogni utente del web, come previsto dal GDPR, ha il diritto di chiedere quali dati vengono salvati ed utilizzati dal sito internet visitato, cosa ne fa il gestore del sito stesso e, se si trova in disaccordo, può avanzare richiesta di cancellazione di alcuni di essi. In poche parole, chiunque può negare l’utilizzo dei propri dati personali. Ma cerchiamo di mantenere la lucidità: oggi è obbligatoria la scelta delle preferenze relative al consenso da parte dell’utente, per cui si tratta già di una prima sicurezza che ci viene fornita tramite la legislazione e gli strumenti in nostro possesso. Inoltre, non ci dimentichiamo che una buona parte dell’utilità di questa registrazione è per l’utente stesso, che infine risulta più soddisfatto della sua navigazione online. Quindi non facciamo di tutta l’erba un fascio.
Prendiamoci la responsabilità delle nostre azioni
Lavorando col digitale da molti anni, siamo i primi a conoscerne a fondo i rischi e… sposarli per ottenere risultati ottimali per noi e per i nostri clienti! Tra questi fattori, purtroppo, c’è la delicatezza con cui trattare i dati di chi visita il nostro sito internet. L’argomento è spinoso e da sempre ci impegniamo a fondo per la tutela della privacy, non soltanto per rispettare la legge, ma soprattutto perché teniamo a tutti i nostri clienti (e visitatori occasionali).
Detto ciò, dobbiamo prendere in considerazione che la maggior parte delle aziende hanno installato Google Analytics 3 sul proprio sito internet. Questo significa che se ogni strategia di marketing impostata è andata a buon fine è anche merito di Big G che registrava ed analizzava dati, rendendoci più semplice la vita. Per cui, se da un lato c’è l’efficienza del servizio utilizzato fino ad ora, dall’altro c’è il rischio di trasferimento dati extra UE come esposto dal Garante.
Che faccio ora con Google Analytics?
La prima cosa da sapere è che se ti viene fatta una richiesta in merito il trattamento dei dati personali, non dobbiamo pensare che è un onere imputabile a Google o al Garante, in quanto il sito internet visitato è il tuo. Per cui, dovessi ricevere richieste di cancellazioni dati, tramite email o altri canali, non dovrai allarmarti o perdere il controllo. Come detto sopra, ogni visitatore ha il diritto di farlo e, se reputi che la fonte da cui proviene la richiesta è attendibile, puoi procedere con la cancellazione dei suddetti.
Non sai come fare? Ci siamo noi per questo! Contatta la tua web agency di fiducia e non avrai nulla di cui preoccuparti.
Ti ricordiamo che se hai ulteriori dubbi in merito i servizi che utilizzi ed il traffico sul tuo sito, potrai rivolgerti ad un legale esperto in legal tech.
Articolo del 5 luglio 2022