“Ma quindi, tu che lavoro fai?”
Le nuove categorie di professionisti si son trovate spesso a rispondere a tale quesito e, senza un supporto visivo, hanno riscontrato svariate difficoltà nell’esplicare nel dettaglio la loro attività lavorativa. E’ proprio qui che torna utile avere un portfolio personale, dove inserire i propri clienti ed i lavori svolti nel corso degli anni. Oltre ai lavori del nuovo millennio, è ovvio che anche mestieri più “antichi” necessitano di un mezzo che li aiuti in questa impresa utile per le proprie finanze e, chissà, che potrebbe tornare utile anche all’ipotetico interlocutore.
Un biglietto da visita interattivo
Ma di cosa stiamo parlando nello specifico? Di uno strumento che raccoglie e mostra tutti i risultati lavorativi di un individuo o di un’azienda. Il modo più semplice che ci viene in mente, ricollegandoci al passato, sono i famosi book fotografici all’interno dei quali si inserivano le opere visive realizzate, ma anche le famose discografie, filmografie etc. Ebbene sì, anche quelle possono esser definite portfolio, in quanto palesano la produzione musicale e cinematografica di un’artista, ovvero il suo bagaglio lavorativo. Anche se spesso si pensa che tale funzione la svolge un curriculum, chi ha un passato importante alle spalle sa già che il CV è generico e difficilmente viene letto del tutto, dunque ad esso va affiancato qualcosa che si concentri sugli elementi più importanti della propria carriera.
Il portfolio delle attività…
Un parrucchiere vorrebbe mostrare le migliori acconciature realizzate, un design le opere più significanti, un fotografo i servizi più belli, un giornalista i suoi pezzi migliori. La funzione del portfolio è proprio questa; perché, si sa, parlare serve a ben poco, soprattutto nella nostra epoca in cui siamo abituati a guardare, sfogliare e ricercare la verità sui motori di ricerca tipo Google. Avere tutto a portata di mano rende ogni cosa più facile, soprattutto se si ha il supporto di uno strumento informatico che ci consente l’interazione con immagini, link, video e mondo social, dove poter attingere anche alle recensioni dei nostri clienti.
… e il portfolio clienti
Ciò di cui abbiamo appena parlato sarebbe limitativo per alcune categorie di professionisti, in quanto in alcuni settori ciò che fa la differenza è il nome dei propri clienti. Così, ad esempio, un insegnante potrebbe inserire nel suo portfolio le scuole prestigiose in cui ha insegnato, società di holding e franchising le attività importanti che gestiscono in località di punta, avvocati i nomi importanti di politici o imprenditori a cui hanno risolto casi problematici sotto gli occhi di tutti. Infine, per tornare a bomba sui mestieri del nuovo millennio, pensate alla KirWeb che si occupa del social media marketing della Taffo: dato il successo della nota impresa di pompe funebri, nessuno si sentirebbe di chiuder le porte all’agenzia che li ha portati sulla cresta dell’onda.
Ad ognuno il suo
In vista di ciò, è facile intuire che il portfolio non è uno strumento standard per tutti, ma va personalizzato in base all’esperienza personale. Si potrebbe fare un elenco in base alla data di realizzazione, in base all’importanza del lavoro svolto o fare una selezione di alcuni elementi più rilevanti da mostrare. Anche noi di KuboWeb abbiamo il nostro portfolio, dove sono presenti i siti web e le attività da noi realizzate, in ordine cronologico, senza tralasciare nessuno dei nostri clienti. Ogni lavoro merita la giusta importanza e, per attirare un maggior numero di clienti possibile, è necessario mostrare al meglio ciò di cui siamo capaci.
Non sai come fare? Contattaci per una consulenza su come creare uno strumento multimediale che valorizzi il tuo percorso professionale.