Il garante per la protezione dei dati personali ricopre un ruolo cruciale, perché il peso dei dati ormai è diventato enorme, forse anche più di quanto possiamo imaginare.

I dati hanno superato il valore del petrolio. Sono la risorsa più preziosa del pianeta. Prima ti hanno rubato i dati. Poi hanno preso il contollo.” Queste parole sono un estratto del trailer del film “The Hack – Privacy violata” della Netflix. Questo documentario è relativo al caso della Cambridge Analytica.

Chi è il garante per la protezione dei dati personali ?

È un’autorità amministrativa indipendente collegiale, infatti è formata da quattro membri eletti dal Parlamento. I suoi membri, oltre ad essere indipendenti devono anche essere esperti accreditati nel campo dell’informatica o del diritto. Il loro mandato dura sette anni e non è rinnovabile.

I membri del collegio dal 2012 sono Antonello Soro in qualità di Presidente, Augusta Iannini come Vice Presidente, Giovanna Bianchi Clerici Licia Califano.

La legge sulla privacy

Questa normativa era tutta italiana. Infatti fu emanata nel 2003 dalla Repubblica Italiana. Più nota come codice della privacy è entrata in vigore nel 2004. 

GDPR

Nel 2016 in UE è nato il Regolamento Generale sulla protezione dei dati e nel 2018 è entrato in vigore con la normativa nazionale anche in Italia.

Sta nascendo la questione della territorialità

Su un pianeta già iperconnesso. Esiste una garanzia per la protezione dei dati personali se le leggi sono territoriali ?

La Commissione Nazionale dell’Informatica e delle Libertà sentenzia

In fatto di territorialità si è espressa la commissione francese per la protezione dei dati. Il tema in questione è il diritto all’oblio. Ovvero che una notizia, anche se inizialmente corretta, nel corso del tempo diventata non più pertinente e corretta debba essere deindicizzata.

In pratica il Garante francese nella causa contro Google ha limitato l’effetto della deindicizzazione ai soli paesi membri del UE. Quindi i risultati delle ricerche in questione, se fatte al di fuori dell’Unione Europea, rimarranno visibili. Tuttavia sottolinea che pur non richiedendo la deinidicizzazione a livello mondiale, non la vieta nemmeno. In questo modo fa appello alla “coscienza” di Montain View.

Il diritto all’oblio e gli algoritmi di ricerca

È interessante l’intervento di Antonello Soro a La Repubblica del 30 settembre 2019 che tra l’altro dice, parlando del diritto all’oblio : “La rete annulla la distanza temporale tra una pubblicazione e la successiva, ospitando senza soluzione di continuità notizie anche risalenti, spesso superate dagli eventi e per ciò non più attuali.” Inoltre sottolinea che l’algoritmo dei motori di ricerca  deve tener conto prima della correttezza e dell’aggiornamento dell’informazione e non del numero di click che riceve una notizia.

D’altra parte in un intervista al Mattino e al Messaggero del 25 settembre scorso, sempre il Presidente solleva il discorso delle barriere territoriali poste in rete, che definisce “anacronistiche”. Il mondo è sempre più interconnesso e quindi le società come Google dovranno adottare nuove tecnologie per evitare che un utente dell’UE non acceda a notizie, che sono deindicizzate in UE, a traverso gli Stati Uniti, per esempio. 

Il grande attacco e il garante per la protezione dei dati

Il film documentario della Netflix illustra bene la grande potenza dell’uso dei dati. Questi pochi esempi ci illustrano bene l’importanza del ruolo di quest’autorità. Con l’evoluzione della tecnologia, l’esame dell’uso dei dati sotto l’aspetto etico è essenziale. Ma per noi cosa comporta ?

La protezione dei dati e noi

Tutto questo ci fa capire che in qualità di utenti dovremmo essere più consapevoli dei dati che mettiamo in rete. Se invece siamo noi a raccogliere dati, dovremmo considerare l’argomento con serietà e attenzione. Non lo dovremmo considerare solo un’adempienza legale.

Kuboweb tiene molto a questi aspetti e non lascia le cose al caso, si affida a Iubenda, una società che conta specialisti in informatica e avvocati in grado di aiutarci nella tutela dei dati personali. Non esitare a contattarci ti daremo volentieri più informazioni al riguardo.