Un anno di ricerche sul maggior motore di ricerca al mondo.
Esiste uno strumento mediatico più potente di Google oggi? Noi non lo sappiamo, ma sappiamo bene che per qualsiasi dubbio, perplessità, incertezza, curiosità o fame di conoscenza verrà interrogato il più grande motore di ricerca esistente. E così, più andiamo avanti e più riversiamo i nostri dilemmi online, bypassando il più genuino consiglio di amici e parenti o degli ormai obsoleti dizionari ed enciclopedie cartacei. D’altronde, l’immane quantità di informazioni contenute nel database globale e l’immediatezza nella risposta hanno fatto coniare un nuovo termine con cui indicare la ricerca su Google, appunto “Googlare”.
Il report di Google 2017
“Come andare avanti. Continuiamo a cercare”. E’ così che Google conclude il suo video di presentazione del report sulle ricerche del 2017. Uno short strappalacrime che cattura i momenti di maggior solidarietà durante le varie catastrofi che hanno colpito il mondo in questo anno. Nel vederlo si ha l’impressione che popolazione mondiale sia dotata di un estremo altruismo. Che sia composta da un gran numero di supereroi e sia impegnata nel quotidiano a fronteggiare le problematiche naturali ed artificiali. Ma è davvero così? Poco sotto si svela l’arcano.
A cosa ha risposto Google?
Di seguito al video si trova un comodo menu a tendina che ci fa scegliere l’area geografica di nostro interesse per curiosare tra i termini più cercati durante l’anno. Tra le ricerche globali regnano l’uragano Irma, iPhone 8 e X, Bitcoin e l’eclisse solare in diversi ambiti, sezioni e formulazioni. Tra gli sport regnano Wimbledon e il Super Bowl (forse complice l’elevata popolazione americana e il loro fanatismo sfegatato?), tra i film era scontato dominasse IT tra le canzoni Despacito. Mentre per le serie tv c’è il colpo di scena con il fin troppo discusso The game of thrones che si trova solo in quarta posizione.
E in Italia?
In Italia la situazione è un po’ differente. A quanto pare gli italiani sono più legati alla drammaticità dei fatti ed hanno cercato principalmente elementi che li hanno toccati nei sentimenti. Nadia Toffa (anche terzo personaggio più cercato a livello globale), l’Hotel Rigopiano, Italia-Svezia, Sanremo (complice il ridimensionamento del digital divide, saranno i nostalgici dei tempi d’oro del festival della musica italiana?) e il terremoto. Ma siamo italiani e tra i nostri maggiori interessi c’è il cibo, nello specifico le ricette di cucina tra cui spicca la carbonara (anche tra i “come fare”), ed il calcio che (attenzione, altro colpo di scena) compare solo in decima posizione con la Champions League.
A cosa serve il report?
Nel leggere l’elenco delle ricerche possiamo rimanere colpiti o amareggiati, farci sorgere ulteriori curiosità da porre a Google, rivivere emozioni legate a situazioni particolari, o restare indifferenti in quanto ben poco cambierà nelle nostre abitudini. Ciò che però va tenuto in considerazione è che googlare è divenuto ormai parte integrante della nostra vita e il report 2017 può esser visto come uno specchio della società moderna. Positiva? Negativa? Non sta a noi dirlo, ma di certo potrebbe esser una buona base di partenza per uno studio approfondito della popolazione del nostro secolo. Per quel che ci riguarda, è un’ennesima conferma dell’importanza di avere un’identità digitale e dell’ottimizzare il proprio sito web per esser trovato con facilità dal popolo mediatico. E chi meglio di noi di KuboWeb può aiutarti ad affermarti sul web?