Voucher digitalizzazione: il decreto attuativo CIPE e le novità da conoscere

 

Atteso il bando per i voucher digitalizzazione 2017 rivolto alle PMI. A breve le direttive per richiedere i fondi per l’acquisto di hardware e software.

Il 10 ottobre scorso, dopo una lunga attesa di 3 anni, è stato firmato il Decreto attuativo per l’erogazione dei Voucher per la digitalizzazione delle PMI. Il testo della delibera CIPE , che si limita a confermarne le finalità iniziali, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 12 ottobre, ma non ancora è stato seguito dal bando per la richiesta dei fondi.

La notizia, che nel luglio 2014 aveva destato l’interesse nazionale, è scivolata poi nell’oblio a causa della mancata attuazione dei programmi annunciati dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) e, proprio in questi giorni, è tornata in sordina. Dopo l’annuncio del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) si sta lavorando su termini e condizioni del bando, che dovrebbe uscire a breve e concedere importanti investimenti a fondo perduto alle imprese che ne beneficeranno. Capiamo di che si tratta e chi può richiederli.

Il CIPE, in quanto organo del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, nel luglio scorso stanziò 100 milioni di euro da destinare all’aggiornamento informatico delle aziende italiane.

 

Come vengono ripartiti i fondi ?

Dal recente decreto attuativo risulta che i fondi verranno così ripartiti:

  • 456.321 euro a supplemento del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) destinato alle imprese del centro-nord Italia. Validi per il periodo di programmazione 2014-2020, verranno assegnati alle regioni in base al numero delle imprese registrate presso le Camere di Commercio di riferimento, per un totale di 47.456.321 euro per il 2017 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
  • 543.679 euro a sostegno del Programma Operativo Nazionale (PON) «Imprese e Competitivita’ 2014-2020» destinato alle regioni meridionali, ovvero: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’organo collegiale del Governo ha giustificato la ripartizione dei fondi per i voucher digitalizzazione con la presenza di più o meno aziende nelle singole aree geografiche. In base a ciò, la nostra regione riceverà solo 2.488.320,19 euro. Data la scarsità e la limitatezza dei fondi, sebbene ancora incerta la data di uscita del bando ufficiale, è opportuno che gli interessati comincino a prepararsi al grande evento.

 

Chi può beneficiare di questi fondi?

I finanziamenti potranno esser richiesti da imprese:

  • micro, piccole o medie (MPMI) di tutti i settori commerciali, tranne pesca e acquacoltura, produzione primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attività connesse all’export;
  • aventi sede legale in Italia e siano iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio del territorio di competenza;
  • che non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per spese simili;
  • che non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o altre situazioni equivalenti.

voucher digitalizzazione pmiQueste le caratteristiche fondamentali, ma non sufficienti. Per ottenere i voucher MISE le aziende dovranno avere un progetto tecnico specifico finalizzato alla digitalizzazione ed innovazione tecnologica, dove dovranno inserire tutti i dettagli fondamentali, tra cui: strumenti necessari, obiettivi, tempistiche e budget necessario. Durante la stesura, l’imprenditore dovrà tenere in considerazione che le somme erogate copriranno il 50% dell’intero importo, per un massimo di 10.000 euro per ogni impresa.

Al piano stilato andrà affiancato il modulo di richiesta che verrà reso noto con il bando, ed andranno spediti esclusivamente per via telematica attraverso una PEC firmata del responsabile aziendale. Come per tutti i bandi, ci sarà un intervallo di tempo valido per candidarsi, durante il quale la rapidità non verrà premiata: non sarà il più veloce a ricevere per certo la somma di denaro richiesta, ma chi rispetta alla lettera le direttive del Governo. Pertanto, prendetevi tutto il tempo necessario e valutate bene le necessità della vostra azienda, senza preoccuparvi se l’invio avverrà nell’ultimo giorno utile.

 

Quali sono gli obiettivi dei voucher digitalizzazione?

I voucher digitalizzazione hanno come obiettivo favorire l’adeguamento tecnologico ed informatico delle imprese nazionali. Nello specifico:

  • l’acquisto di software, hardware e servizi accessori che consentano una maggior efficienza aziendale attraverso la digitalizzazione dei processi aziendali;
  • la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici ed alternativi a quelli classici, come il telelavoro, l’e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga;
  • permettere il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • la formazione qualificata nel campo ICT (Information and Communications  Technology), ovvero informatizzare il personale.

 

Il cambiamento parte da te, non fermarlo!

Il sostegno economico del Governo volto all’ammodernamento tecnologico delle PMI è un primo passo verso la riduzione del digital divide, partendo da chi fa più fatica ad adeguarsi al progresso. Se affianco ai piccoli imprenditori si riuscisse ad adeguare l’intero sistema delle pubbliche amministrazioni (cosa tentata dal Team Digitale con l’Hack.developers, la nostra nazione potrebbe trasferire gran parte del sistema sociale, commerciale ed amministrativo in rete.

Anche noi di KuboWeb siamo sensibili all’argomento, pertanto abbiamo in serbo delle grandi sorprese per i nostri clienti che sceglieranno di inserirci nel loro progetto digitale.

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