Esistono numerosi strumenti per l’analisi dei dati relativi il traffico sul proprio sito e-commerce, ognuno di essi utile e funzionale in base ai propri obiettivi. Ma il più completo per effettuare una segmentazione accurata degli utenti è l’analisi RFM. Scopriamo le 3 paroline che ci affiancheranno in un attento percorso di web marketing.

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Prima dell’RFM

Come tutti gli strumenti di analisi, l’RFM per funzionare ha bisogno di dati. Dunque, il primo passo sarà quello di installare sistemi di tracciamento ed iniziare ad immagazzinare dati relativi il comportamento dei tuoi clienti. In questo modo creerai il tuo database clienti, completo di tutti gli elementi (solo quelli necessari!) che ti occorrono per valutare come muoverti in futuro. Ricordati che non è immediato, dovrai darti il tempo di raccogliere informazioni durature e non limitate a brevi periodi temporali. Inoltre, per poter strutturare future strategie di marketing basate sulle valutazioni fatte, dovrai avere ben chiaro il tuo obiettivo. A questo punto, possiamo partire.

Recency

La prima metrica dell’RFM determina l’ultimo acquisto fatto da un cliente, ovvero quanto di recente si è recato sul tuo sito per fare un ordine. Avendo acquistato nelle immediate vicinanze temporali, sarà più ricettivo in merito le tue comunicazioni pubblicitarie e, di certo, ricorderà di aver visitato il tuo sito e per quale motivo. Tenere elevata l’attenzione sui clienti recenti eviterà di farli sentire trascurati o di fargli scegliere un competitor più attento di te. Ricorda che si tratta di un solo dato temporale e non sono inclusi altri valori (che vedremo più avanti).

schema RFM
schema RFM

Frequency

Com’è intuibile, si tratta della frequenza di acquisto, ovvero quanto spesso il cliente fa acquisti sul tuo sito. Con l’analisi di questi dati puoi valutare se in un determinato periodo sono stati fatti più acquisti per via del prezzo, per l’eventuale festività in corso, per necessità personali o altri fattori. In ogni caso, avendo fatto spesso ordini, saranno di sicuro più motivati di altri a farne ancora. Un’opportunità da prendere in considerazione, anche per valutare delle future offerte mirate o premi fedeltà, che li renderanno ancora più fidelizzati al tuo marchio.

Monetary

Per ultimo, analizziamo l’aspetto economico dell’RFM, dato dal valore monetario. La spesa media effettuata da un cliente in un dato periodo farà ricadere la scelta sui più “spendaccioni”, non soltanto perché vedere ordini di importi elevati fa sorridere il portafogli. Chi, in generale nel corso del tempo, è disposto a spendere di più, avrà meno problemi a ripetere ordini a seguito di una tua strategia mirata ad attirare la sua attenzione. Un dato interessante, ma non bisogna esagerare: non conosciamo il reale potere economico del cliente e sarebbe utile proporgli offerte sia di articoli economici che più costosi.

 

Combo RFM perfetta

Incrociare i dati raccolti con l’analisi RFM porterà ad un’unica risposta che avrà combinato tra loro i valori più importanti per estrapolare i clienti a cui destinare le strategie di marketing.
Quindi, in definitiva, i clienti “migliori” a cui ci rivolgeremo saranno:
– I clienti che hanno effettuato acquisti sul tuo sito di recente;
– I clienti che effettuano spesso acquisti sul tuo sito;
– I clienti che sul tuo sito hanno speso di più in un determinato lasso di tempo.
Ma, prima di tutto ciò, ricordati che stiamo parlando di clienti effettivi e non potenziali. Perché, per quanto sia bellissimo incrementare il proprio portfolio utenti, non dobbiamo mai trascurare chi ha già creduto in te e continuerà a farlo.

Ora che sai di che si tratta, come fai a raccogliere ad analizzare dati in modo concreto? Semplice, contattaci e ti dedicheremo un preventivo esclusivo per iniziare subito con l’analisi RFM.

 

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