Riesci ad immaginarlo?

Sulla scia dell’ironia fatta da chi ipotizza la presenza dei social network in tempi remoti, sarebbe interessante, all’opposto, immaginare l’assenza dei suddetti ai giorni nostri. Il costante collegamento con la comunità online è divenuto parte integrante della vita di molti e anche solo immaginare di vivere senza smartphone, tablet e pc con un collegamento ad internet ci risulterà assurdo. Anche qui, però, si dovrebbe scindere tra utilità e bisogno morboso, o peggio… Da banali selfie al mare a sguardi perennemente chini sui cellulari, dalla costante ricerca dell’# perfetto alla condivisione di fake news ; questa è l’epoca in cui viviamo e, come in una giungla, dovremmo destreggiarci tra una liana e l’altra per percorrere al meglio il nostro cammino digitale evitando i pericoli.

 

Ridiamoci su

Facebook in primis fa da promotore all’ironizzare in merito sulle piattaforme social. Tra tutti spicca la famosa pagina “Se i social network fossero sempre esistiti”, che dà voce ai grandi del passato, regalando risate e sorrisi anche ai più snob. Per gli appassionati di arte, invece, la pagina “Se i quadri potessero parlare”  è un must e, se vogliamo, potrebbe invogliare anche i più ignoranti in materia ad arricchire le proprie conoscenze. Ma noi vogliamo capovolgere la situazione e provare ad immaginare cosa si proverebbe a mangiare senza che nessuno fotografi il nostro piatto. Ad accontentarci del ricordo di una stretta di mano con un amico lontano senza che nessuno lo sappia e dell’autografo del nostro idolo da esporre a casa senza alcuna prova visiva divulgata sul web.

 

Fuori dal mondo

Uno dei più grandi terrori del nostro millennio è l’assenza di una connessione internet. Ogni locale o luogo pubblico possiede una propria rete wifi ed i ripetitori di segnale stanno raggiungendo i posti più impensabili pur di servire chiunque. Ciò che spinge a fare tale passo è il bisogno di consultare Google per la ricerca di informazioni o accedere alla propria casella email per urgenze di lavoro, ma alla fine verrà inevitabilmente sfruttata per navigare sui social network. Condividere le pietanze che si stanno mangiando, postare la foto del luogo dove ci si trova o voler raccontare ai propri amici virtuali la sventura appena capitata sono oggi gli effettivi “bisogni” di chi brama la password del wifi ovunque si trovi.

 

L’esagerazione è il reale pericolosocial network pericoli

Nella situazione attuale è ovvio che i social network, se usati con coscienza, risultano utili e talvolta indispensabili. In periodi di catastrofi (terremoti, crolli, alluvioni,…), il suddetto diviene uno strumento importantissimo per vari fattori. La conferma della buona salute di un famigliare lontano, foto e video amatoriali dei presenti al momento dell’accaduto, le testimonianze personali e la condivisione di notizie difficili da reperire tramite motori di ricerca. Ma anche nel contesto positivo si insidia il pericolo, che risiede negli sciacalli di informazioni ed emozioni, quelli che diffondono notizie false o artefatte, chi vuole arricchirsi sulle disgrazie altrui offrendo il proprio supporto nel momento giusto e chi vuole sostituirsi ai professionisti del settore dell’informazione con un proprio pensiero personale.

 

I più grandi eventi social offline

Eppure, al pari delle catastrofi, le belle esperienze le abbiamo sempre vissute, anche in assenza di connessione ad internet. Abbiamo sempre mangiato, messo al mondo figli, viaggiato ed assistito ad emozioni uniche ed irripetibili. Un esempio? Queen, Pink Floid, U2, Beatles, ed infine il più grande concerto raduno della storia che è Woodstock. Al tempo l’unico vero desiderio era quello di vivere e non di condividere sui social network la propria partecipazione agli eventi mondiali, di cui addirittura se ne ignorava la portata. Forse col tempo abbiamo perso il senso reale delle cose e l’estrema ricerca di socialità mediatica si è trasformata in asocialità fisica.

Noi di KuboWeb vi consigliamo di vivere ogni giorno al meglio delle vostre possibilità e di sfruttare Facebook e simili solo come una piccola finestra su di un mondo social con cui divertirsi, condividere ed emozionarsi senza mai abbandonare il senso critico e la ricerca della verità.

 

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