Il web pullula di social network, senior o più recenti, ed ognuno di essi si è targettizzato in autonomia nel corso degli anni. Seppur in fase di creazione non furono pensati per l’uno o l’altro utente (tranne Facebook, ma questa è un’altra storia), col tempo sono stati popolati dai navigatori del web in base a tipologia di contenuti, età dei frequentatori stessi e funzionalità generali. L’ultimo arrivato è TikTok, ed ha già fatto breccia nel cuore dei più piccoli, ma, come un cucciolo nuovo con cui giocare in casa, è stato presto apprezzato anche dai più grandi.
Il nuovo che avanza
In un mondo che trabocca di stimoli visivi e uditivi, non è facile attirare l’attenzione delle nostre spugne, ovvero bambini e ragazzi in età di apprendimento. Quel che è certo è che luci, colori, suoni e dinamismo riescono ad incantare i teenager molto più di parole ed immagini statiche. Per questo, ci ha provato Facebook, ci ha provato Instagram, ci ha provato Youtube, ma nessuno ho ottenuto l’effetto desiderato; eppure stiamo parlando di piattaforme differenti che si contraddistinguono per funzionalità e tipologia di contenuti. Quel che più attira i piccoli naviganti è TikTok, nuovo, vivace e perfetto per loro. Eppure, in poco tempo è diventato meta di chiunque, anche di grandi imprenditori e volti noti. Scopriamo perché.
Che cos’è TikTok
Un social network che, alla pari dei suoi simili, è disponibile sia in versione applicazione mobile che in versione desktop per pc. Nasce come contenitore di video, che vengono caricati direttamente dagli utenti e condivisi con gli altri. Ogni video può esser personalizzato con musica, effetti speciali, suoni, e molto altro grazie ai tanti strumenti di editing tra cui scegliere. Inoltre, consente di apprezzare (il famoso like o ????), commentare e condividere tutti i contenuti anche all’esterno (ad esempio su Instagram o tramite WhatsApp). Quel che fa gola è che gli utenti possono iscriversi a partire dai 13 anni e che si può accedere alla piattaforma anche se non iscritti, seppur le funzioni sono limitate alla “sola lettura”, ovvero si possono solo vedere i contenuti altrui.
L’utilizzo da parte dei giovani
Secondo un recente studio si è scoperto che la fascia d’età media dei frequentatori di TikTok va dai 10 ai 19 anni. Com’è possibile se le iscrizioni partono dai 13 anni? Proveremo ad interpellare l’Ispettore Gadget per capire meglio questa incongruenza, ma nel frattempo indaghiamo ancora più a fondo sulla customer experience. Pur essendo l’ultimo arrivato, è già motivo di studio da parte degli esperti del web, che hanno scoperto numerose curiosità. La prima in assoluto è il tempo di permanenza: è il social network dove gli utenti si soffermano maggiormente, con una media di 50 minuti circa. Questo può esser dovuto a tanti fattori, e tra questi c’è che viene utilizzato anche per ascoltare musica in streaming e partecipare alle famose challenge.
Voci di corridoio dicono che viene utilizzato dai più giovani per informarsi su ciò che avviene intorno a loro, ma per il momento (e per fortuna) non ci sono conferme in merito.
Un social network al passo coi tempi
Si può dire che TikTok ha colpito anche per la sua simpatia. Infatti, con i vari strumenti di editing e filtri è possibile creare degli effetti esilaranti che riescono a divertire ragazzi di ogni età ed a trasmettere qualsiasi informazione con leggerezza. Ma dal buffo si passa all’esasperazione della perfezione, con le modifiche del proprio aspetto per sembrare “più belli” o assomigliare agli influencer più seguiti; non proprio un esemplare di eticità da ammirare, insomma. Ma anche le challenge online hanno trovato il loro habitat ideale, abbandonando definitivamente le altre piattaforme. L’elevato numero di frequentatori, il tempo medio di permanenza, il dinamismo e l’età dei frequentatori, infatti, contribuiscono alla loro ideazione e diffusione. Anche questo, essendo privo di controllo, potrebbe essere rischioso per le piccole menti sensibili e indifese, proprio nella fase più delicata del loro percorso d’apprendimento.
Opportunità TikTok o pericolo TikTok?
Nonostante la sua giovinezza, è già stato oggetto di un avvertimento da parte del Garante per la privacy per quanto riguarda raccolta dati e pubblicità mirate sui minori. In effetti stiamo parlando di un target giovanissimo, per cui è difficile scegliere gli argomenti da trattare e la modalità corretta con cui farlo. Ma TikTok è solo un granello di sabbia nel deserto parlando di sicurezza per i minori, considerando che in ogni angolo del web possono celarsi pericoli più o meno gravi. Quel che interessa a noi, però, è che i contenuti di qualità vengono prediletti dal pubblico più adulto e coscienzioso. Per cui, così come per gli altri social network o per il proprio sito internet, si potrebbe sfruttare come strumento di marketing, a patto che si scelgano i contenuti adeguati e si rispetti il politically correct.
Strategie di marketing
Anche una semplice valigia può esser pericolosa se usata male, ad esempio se ci si chiude il cane e la si ripone in cantina. Per cui il trucco è sempre lo stesso: controllare cosa ci si mette dentro e monitorarne gli sviluppi a breve, medio e lungo termine. Di cosa stiamo parlando? Ovvio, di strategie di marketing di cui KuboWeb è espertissimo (modestia a parte)!