Buon anniversario Goldrake!

Era il 4 aprile 1978 quando il più famoso e longevo robot del piccolo schermo fece la sua prima comparsa in Italia. In realtà Goldrake è ben più anziano e ha impiegato qualche anno a raggiungere la nostra penisola. Nonostante ciò, era di gran lunga avanti rispetto ai cartoni animati a cui eravamo abituati fino ad allora. Sebbene lo stacco temporale dettato dalla distanza e dalla tecnologia carente era eccessivo, non eravamo ancora pronti ad una realtà futuristica simile, ma questo non ne ha impedito la rapida diffusione e l’apprezzamento da parte di grandi e piccini. Una volta spalancate le porte sul mondo della robotica, non è stato difficile proseguire il percorso che porta agli automatismi web attuali, tanto utili nel quotidiano.

GoldrakeGoldrake, Ufo Robot o Grendizer?

Come spesso avviene con le traduzioni dalla lingua natia, il suo nome fu cambiato e stravolto, ma il titolo originale rimane Ufo Robot. Nato nel 1975 in Giappone per mano di Gō Nagai, non è altro che un anime, ovvero una serie tv animata che deriva da un fumetto manga. Ha la durata di 74 puntate ed il suo protagonista è un robot gigante umanoide di nome Goldrake (in giapponese Grendizer). La storia narra dell’eterna lotta tra la minaccia aliena che vuole distruggere la Terra e le forze alleate che la difendono. Ma attenzione: Goldrake è pilotato da una persona, Actarus, di cui prova gli stessi sentimenti e a cui trasmette il dolore dei colpi accusati in battaglia. Uno scenario assurdo ed inverosimile per un popolo a totale digiuno di robotica ed ancora dominato da pesanti tabù.

Era il 1978…

L’evoluzione tecnologica e i traguardi raggiunti in robotica oggi ci fanno perder di vista il contesto sociale in cui si è inserito Goldrake. Cerchiamo di capire cosa stava avvenendo al di fuori del tubo catodico. Nello stesso anno la Cina proibisce la lettura delle opere di Aristotele, Shakespeare e Charles Dickens, in America va in onda il primo episodio di Dallas e la Spagna diventa una democrazia dopo 40 anni di dittatura. Nel contempo la scienza va avanti, con esperimenti nucleari in Francia e la scoperta di Caronte, il primo satellite di Plutone. E in Italia? L’omicidio di Aldo Moro e Peppino Impastato sconvolgono la nazione, insieme alla legge sull’interruzione volontaria della gravidanza e l’elezione di 2 papi. Ma il 1978 è anche l’anno dell’elezione di Sandro Pertini come Presidente della Repubblica. Avvenimenti destabilizzanti che spiazzano la monotonia sociale, culturale, politica e religiosa a cui si era abituati, portando inevitabilmente ad una reazione “eccessiva”, sia contro che a favore.

Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanitàGoldrake-robot

Perché Goldrake è così importante per noi di KuboWeb? “Un razzo missile”, “libri di cibernetica”, “miracolo dell’elettronica”, “raggi laser”, “pulsante magico”… Già dalla sigla si capisce che si sta parlando di un avvenimento che fa da spartiacque per il mondo della robotica. Ma non solo, ha anche dato il via ad un carosello che unisce l’aspetto ludico a quello educativo, sensibilizzando su materie filosofiche, politiche ed informatiche, tra cui l’importanza dell’utilizzo con coscienza degli strumenti tecnologici. All’inizio non è stato facile accettare una tale evoluzione e fu messo alla gogna da genitori, insegnanti e personaggi di spicco, portò a lotte e rivolte popolari, raccolte firme e interrogazioni parlamentari. Ma tutti i tentativi fallirono e il primo grande eroe robot è ancora tra noi, impossibile da dimenticare per quella e tutte le generazioni future.

Verso l’infinito e oltre…

Il robottino animato di Toy Story è forse tra i più “banali”. Ma ad invadere il palinsesto italiano in breve tempo saranno Jeeg Robot, Mazinga, Daitarn III, Gundam e molti altri, noti e diffusi ancora oggi. Il Giappone è il paese più evoluto in campo di robotica e la esporta da sempre in tutto il mondo, sensibilizzando indirettamente sulla sua utilità. Con Goldrake comincia a stravolgere la visione comune del mondo e a tentare di far comprendere quanto sia fondamentale l’equilibrio tra l’uomo e la tecnologia. La persona che pilotava il robot lo faceva dai punti nevralgici del gigante, ovvero testa o cuore. Una sorta di messaggio nascosto che, già 40 anni fa, voleva comunicarci che l’unione dell’uno con l’altro porteranno alla vittoria, mentre qualsiasi azione svolta separatamente è destinata a fallire. Il supporto dell’informatica è indispensabile in ogni ambito privato e lavorativo, ma imprescindibile dal suo utilizzo con coscienza.

Non farti trovare impreparato all’arrivo dei robot umanoidi, formati in anticipo sull’utilizzo degli strumenti tecnologici moderni, contattaci!

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